Come sapete, la Cooperativa Aeper è socia fondatrice della Associazione MOSAICO, Ente di gestione per il Servizio civile, ed in tutti questi anni se ne è avvalsa con profitto. Diciamo grazie anche all’Associazione Mosaico se abbiamo avuto già numerose e valide volontarie.
Il 30 novembre si è concluso il Servizio Civile delle nostre sei volontarie. Le ringraziamo volentieri per il bel servizio svolto: Elena, Alice, Chiara, Sara, Laura e Carmen. Ci piace anche salutarle leggendo alcune loro testimonianze scritte per il nostro Notiziario.
“Ho poche righe per descrivere la storia, le emozioni, i pensieri e i gesti di quest’anno di Servizio Civile passato all’Aquilone. Aquilone… casa grande, tanto prato, la ringhiera blu, le piante sacre, una cucina gigante, camere di bambini con i poster dei cantanti, giocattoli, libri e quaderni, pranzare con loro fin dal primo giorno… questo l’inizio di un’avventura… l’inizio un po’ caotico, l’inizio con tutte le cose nuove da scoprire, i primi passi per scoprire questo pezzo di mondo che ci sta così vicino eppure, per chi non lo vive, anche così lontano. Un pezzo di mondo nel quale mi sono tuffata, un pezzo di mondo che stupisce sempre, nel bene e nel male… un pezzo di mondo nel quale ho imparato di nuove tante cose che avevo un po’ dimenticato… rimettersi in gioco per pattinare, nascondersi, giocare a maestre e a poliziotti, parlare di calcio e di wrestling… quante cose che mi fanno ridere, tanti ricordi, tante occasioni per scoprire quei piccoli spazi inestinguibili che stanno dentro di loro… ecco, definirei questo anno, ormai giunto al termine, “un’occasione”, una splendida, gigante, rischiosa e bellissima occasione, un regalo che mi sono fatta, un tempo per conoscere chi si è attraverso chi proviamo ad
aiutare a crescere…”.
Alice
“Sono Chiara. Ho svolto il servizio civile Volontario presso la Rete Famiglie Affidatarie. Questa esperienza, oltre che ad essere stata bella, mi ha fatto crescere e maturare molto. Il solo sapere di essere d’aiuto a qualcuno era uno stimolo per svolgere al meglio il mio compito. Con i ragazzi ed i bambini sono riuscita ad instaurare un bellissimo rapporto. Ho cercato di mettermi in gioco il più possibile per riuscire a conoscerli e a farmi conoscere. Il Servizio Civile è un’esperienza che consiglierei alle persone, perché è vero che ti cambia la vita… ti fa riflettere su molte cose. La mia esperienza è stata positiva e l’ho vissuta bene grazie alle persone (educatori), che mi sono sempre stati vicino in tutto il percorso, aiutandomi a controllare al meglio le situazioni. Un grazie di cuore a tutti loro!!!
Chiara
“Servizio Civile, un anno che ti cambia la vita” ed in effetti è stato così per noi volontarie e per tutti gli operatori dell’Aeper che ci hanno aiutato ad affrontare questa nostra avventura. Questa esperienza mi ha dato molto, soprattutto umanamente e mi ha dato la possibilità di mettermi in gioco, prendendo consapevolezza dei miei pregi, ma anche dei miei limiti. Per questo credo che sia giusto ringraziare il Gruppo Aeper, in particolare la Comunità Aquilone, che ci è stata data”.
Elena
“Il servizio civile volontario… un anno che ti cambia la vita e che cambia la vita degli altri.” Ecco la frase che mi aveva spinto a guardarmi in giro per saperne qualcosa di più e mi aveva portato al “Mosaico”, a Bergamo, un anno fa.
COOPERATIVA AEPER: un nome conosciuto. 5 progetti, tutti interessanti.
Chiamo, compilo un po’ di carte e moduli e il 1° dicembre mi trovo a 25 Km da casa, al freddo, in un paesino mai visto, dove si parla un bergamasco talmente stretto, che non capisco niente.
Timida, suono il campanello; mi accoglie Elsa, che mi chiede come mi chiamo e da dove vengo; Giulio e Annetta stanno uscendo da soli a fare una passeggiata e Pietro passeggia per il giardino.
Non so cosa dire, come comportarmi; aspetto di incontrare la mia OLP (Operatore Locale di Progetto), che mi affiancherà.
È passato un anno: mi sono beccata un pugno, ho avuto da discutere con qualche operatore, ma io sono maturata. Questo anno mi ha davvero cambiata: sono meno timida, affronto la vita a testa alta, ho portato avanti 3 progetti.
Gli ospiti, sapendo che devo salutarli, versano lacrime, ballano con me e mi cantano canzoni. Io mi sento realizzata, perché ho potuto aiutarli, nel mio piccolo e perché ho capito che strada intraprendere nel mio futuro: quella
dell’assistenza verso chi ne ha bisogno”.
Laura
“Ormai siamo giunti alla fine dell’anno di servizio civile, un anno importante che mi ha regalato forti emozioni e che mi ha permesso di crescere sia personalmente che professionalmente.
Sono molti i grazie che mi sono stati rivolti in questo periodo ma credo di essere io quella che deve ringraziare le persone che con questa esperienza mi hanno permesso di essere oggi quella persona che un anno fa speravo di diventare… Credo di essere stata fortunata ad aver potuto svolgere il servizio civile presso il Vantaggio, un luogo che mi ha permesso di mettermi in discussione più volte e dove ho trovato delle colleghe/amiche che mi hanno fatto sentire a mio agio fin da subito e dalle quali ho potuto imparare molto. Sono infatti convinta che l’esito più o meno positivo di questa esperienza non dipenda solo dalla persona che decide di farla ma anche dalle persone con le quali la si condivide!
È stata un’esperienza del tutto positiva, con questo non intendo dire che sia sempre stata semplice, a volte sono sorti dei problemi o delle incomprensioni che però sono riuscita a risolvere grazie all’aiuto delle educatrici e della
coordinatrice.
Oggi consiglierei a tutti di provare a sperimentarsi nel Servizio Civile, perché questo non è un anno buttato via, ma un occasione per aiutare se stessi a riflettere un po’ aiutando gli altri”.
Carmen
“È passato un anno. Il servizio Civile è ormai giunto al termine ed io mi sento davvero cambiata, come dice la famosa campagna pubblicitaria. Per me è stata una grande occasione per mettermi in gioco sia in ambito personale che lavorativo. È stata un’esperienza che mi ha permesso di chiarirmi le idee riguardo al percorso scolastico da intraprendere. Da punto di vista personale credo che lavorare con i ragazzi del “Cordata” abbia potuto arricchire il
mio bagaglio personale riguardante le emozioni che entrano in gioco nel rapporto con gli altri”.
Sara
Da IL NOTIZIARIO, Anno III, N. 30– Novembre 2005
(Circolare interna Cooperativa Sociale A.E.P.E.R.)