Una preziosa occasione per 25 giovani, in Provincia di Lecco, di svolgere un periodo formativo sostenendo il territorio e ricevendo in cambio anche un compenso. Associazione Mosaico e Consorzio Consolida – Progetto Living Land cercano infatti 25 ragazzi o ragazze dai 18 ai 28 anni da avviare ad un percorso di Leva civica lombarda volontaria in diversi Comuni appartenenti agli ambiti distrettuali di Lecco, Bellano e Merate. Otto i mesi di impegno, dal 15 dicembre 2021 al 14 agosto 2022, per 21 ore settimanali. L’indennità mensile prevista è di 420 euro. Il progetto è articolato in tre aree di impiego. Alcune posizioni riguardano l’area sociale e didattico-formativa, dedicata in particolare al sostegno ad anziani, disabili e minori. Una posizione, relativa all’area culturale, è aperta a supporto della biblioteca di Oggiono. Infine altre posizioni riguardano il supporto a vari uffici comunali. L’elenco completo dei posti disponibili, insieme con la modalità particolareggiata per la presentazione delle domande che dovranno pervenire entro il 30 novembre, è disponibile sul sito di Associazione Mosaico APS, www.mosaico.org
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Gli studenti dell’Università Statale di Milano impegnati in un’esperienza di Servizio civile Universale o di Leva Civica Lombarda Volontaria con Associazione Mosaico possono richiedere l’attivazione della procedura per il riconoscimento delle attività di servizio valide per l’assegnazione dei crediti formativi per il tirocinio universitario.
Gli studenti che scelgono di impegnarsi anche in una esperienza di Servizio civile o Leva Civica possono contestualmente agli studi ambire a una crescita personale e maturare sul campo competenze professionali utili al loro futuro inserimento nel mondo del lavoro.
La statale di Milano è un ateneo multidisciplinare con 10 aree di studio e 130 corsi di laurea che trovano applicabilità nei settori d’impiego della Leva Civica e del Servizio Civile.
Lo studio della Valorizzazione e tutela dell'ambiente e del territorio montano, delle scienze e politiche ambientali e tecnologie agrarie si inserisce tra le attività che si svolgono per Comunità Montane, Riserve naturali e uffici tecnici comunali.
Materie negli ambiti Assistenza sanitaria, Educazione professionale, Scienze delle professioni sanitarie e Scienze motorie si applicano in strutture dedicate all’accoglienza, all’educazione e all’assistenza delle persone (Asili nido, scuole primarie e secondarie, case di accoglienza, consultori, Residenze sanitarie anziani, Centri diurni, Centri di accoglienza, Strutture protette, Scuole di alfabetizzazione)
I corsi dedicati alla conservazione e valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale si traducono in servizi per musei, archivi storici, biblioteche e associazioni culturali.
Per le organizzazioni umanitarie e amministrazioni comunali si affrontano e sviluppano i temi dei diritti del cittadino e della cooperazione internazionale.
Per conoscere la procedura di riconoscimento dei crediti formativi i giovani possono richiedere supporto a Ornella Genua di Associazione Mosaico contattandola tramite l’indirizzo e-mail
Anche nell’anno della pandemia il Servizio civile e la Leva civica si sono dimostrati un formidabile “passaporto per il lavoro” per i giovani. Nel 2020 il 60 per cento degli operatori volontari, durante l’anno di servizio, ha ricevuto almeno un’offerta di impiego e l’88 per cento di loro ha accettato.
Per il quinto anno consecutivo, Associazione Mosaico ha effettuato una sintetica indagine conoscitiva riguardo gli effetti occupazionali di breve periodo del Servizio Civile Universale e della Leva Civica Lombarda. L’obiettivo del report, intitolato in modo significativo “Mamma, alla faccia del Covid ho trovato un lavoro”, è stato quello di monitorare la situazione lavorativa dei volontari a 6/9 mesi dalla fine dei progetti per valutare la ricaduta in termini di occupabilità dell’esperienza di volontariato.
I risultati, tratti dalla relazione consultabile e scaricabile qui (cliccare sulle parole in verde), tenuto conto della particolare contingenza dovuta alla pandemia di Covid-19, sono davvero incoraggianti. Nonostante la situazione di incertezza generale, è in crescita anche la consapevolezza, da parte dei volontari, del valore formativo, e delle possibilità occupazionali offerte dalle esperienze di Servizio Civile e Leva Civica. Per il 76 per cento dei ragazzi in Servizio civile e il 72 per cento di quelli che svolgono Leva civica, il loro servizio è stato in qualche modo (abbastanza, molto o in modo determinante) alla base delle offerte di lavoro ricevute.
L’andamento crescente, negli ultimi anni, di questa consapevolezza da parte dei volontari è certamente motivo di soddisfazione per Associazione Mosaico. Perché coincide con la progressiva estensione dell’offerta di momenti di formazione e orientamento.
Anche il Progetto FOOL, avviato nel 2020 da Mosaico grazie al contributo di FIEB (Fondazione Istituti Educativi Bergamo) per rilevare le competenze trasversali del singolo operatore volontario, si sta configurando come un formidabile sistema di condivisione di conoscenze e informazioni che favorisca l’incontro tra i giovani e le richieste del mercato del lavoro territoriale. “Questo – spiega Associazione Mosaico - ci pare il modo migliore di proseguire il percorso, intrapreso negli ultimi anni, di valorizzazione occupazionale di SCU e LCR, pur mantenendo intatto lo spirito e la missione primaria del volontariato civile”.
Siete tutti invitati. A breve, ulteriori informazioni per poter partecipare all'evento online!
È disponibile da oggi la registrazione del convegno, svoltosi lo scorso 8 ottobre, organizzato da Associazione Mosaico per illustrare il sistema FOOL, che fornisce agli enti di inserimento lavorativo della Lombardia una misurazione delle competenze trasversali dei giovani che hanno svolto un periodo di servizio civile universale o di leva civica lombarda.
“Questo è l’inizio di un percorso.” ha dichiarato Claudio Di Blasi, presidente di Associazione Mosaico “Ci poniamo un obiettivo ambizioso: favorire l’occupabilità delle nuove generazioni, mettendo a disposizione degli attori che operano sul mercato del lavoro una misurazione, durata un anno, delle competenze trasversali acquisite nel corso dell’esperienza del servizio civile e della leva civica”.
La registrazione, integrale, è stata suddivisa in quattro parti. Di seguito, i link per ciascuna di esse.
PRIMA PARTE
https://youtu.be/UuxKu18BEAU
SECONDA PARTE
https://youtu.be/yXAAOfl61uU
TERZA PARTE
https://youtu.be/_pgPMWls2GM
QUARTA PARTE
https://youtu.be/zCOdCyHqeS0
Tra la seconda metà di agosto e i primi di settembre, Associazione Mosaico ha deciso di valutare la formazione fatta agli operatori volontari del servizio civile entrati in servizio il 25 maggio scorso (428 giovani). A tutti è stato inviato un questionario articolato in 4 sezioni con domande che hanno esplorato i diversi aspetti della formazione generale e specifica. Si trattava di capire se e come gli obiettivi della formazione (generale e specifica) erano stati raggiunti e quale l’atteggiamento degli operatori volontari rispetto a uno dei momenti più qualificanti del servizio volontario civile. Nessuno avrebbe potuto prevedere quante risposte sarebbero arrivate e con quale spirito gli operatori volontari avrebbero partecipato all’indagine. I risultati di partecipazione sono stati davvero ottimi: 331 operatori volontari hanno risposto, fornendo materiale prezioso per valutare l’efficacia della formazione, offrendo spunti di miglioramento e suggerimenti importanti. I risultati vengono riportati nella relazione che potrete leggere accedendo al link qui sotto. Grazie a tutti quelli che hanno partecipato all’indagine: dalle loro risposte si riparte per fare ancora meglio.
La formazione, per Associazione Mosaico, è uno degli elementi qualificanti dei progetti, strumento messo adisposizione dei giovani per conoscere, approfondire e condividere gli obiettivi delle loro attività. L’investimento di Associazione Mosaico su questo aspetto del servizio volontario civile è stato importante. A ogni volontario sono state garantite 71 ore di formazione specifica e 41 di formazione generale, in parte erogata in modalità sincrona e in parte, tramite la piattaforma Moodle, in e-learning. I numeri ci danno la dimensione dell’impegno: 428 gli operatori volontari formati per 47.936 ore di formazione complessiva (112 le ore di formazione certificate per ciascun volontario), 39 i progetti elaborati, 13 gli ambiti di intervento, 8 i territori provinciali interessati (Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Mantova, Sondrio, Milano, Monza Brianza). Dunque sono davvero tante le 331 risposte ricevute per il questionario inviato ai 428 operatori volontari del servizio civile per valutare la formazione generale e specifica proposta nei progetti di Mosaico: si tratta del 77% degli intervistati che hanno ritenuto di dedicare tempo e riflessioni per valutare i metodi e gli argomenti della formazione preparata per loro. E, conseguentemente, l’analisi di queste risposte ci offre un quadro d’insieme coerente, affidabile e utile per capire molto su come sono stati percepiti e utilizzati i contenuti degli argomenti scelti, sull’efficacia degli strumenti, sull’adeguatezza dell’organizzazione… insomma un punto di partenza interessante sul quale ragionare per progettare e per migliorare la formazione che verrà.
La relazione completa è disponibile cliccando qui
Un sostegno attivo per aiutare i giovani disoccupati e i NEET della Provincia di Bergamo ad avvicinarsi al mondo del lavoro. È il sistema sperimentale “FoOL”, (Formazione, Orientamento, Lavoro) sviluppato da Associazione Mosaico, ente di gestione di Servizio Civile, in collaborazione con la Fondazione Istituti Educativi di Bergamo (FIEB). L’iniziativa verrà presentata al pubblico venerdì 8 ottobre presso la Sala del Mutuo Soccorso in via Zambonate 33 a Bergamo. L’incontro sarà introdotto dal presidente di Associazione Mosaico, Claudio Di Blasi. Parteciperanno Cecilia Leccardi, ricercatrice ADAPT e Michele Dal Lago di Associazione Mosaico. Saranno presentate le testimonianze di operatori volontari di Servizio Civile Universale e Leva Civica Lombarda, nonché dei loro responsabili di progetto (OLP). Seguirà una tavola rotonda con la partecipazione del Centro per l’Impiego di Bergamo, fondazione FIEB, ADAPT, 3menti e rappresentanze del mondo produttivo bergamasco. Il sistema “FoOL” si struttura attraverso una piattaforma utilizzata per tracciare le competenze trasversali dei ragazzi impegnati nel percorso di Servizio Civile Universale o Leva Civica Lombarda.
Un bel proverbio in lingua napoletana recita “Vótta chiéna tiéne 'mmàno”, ovvero la botte va risparmiata quando è ancora piena, perché è inutile risparmiare quando si intravede il fondo.
Un proverbio di cui i legislatori dovrebbero tener conto nel caso specifico, in cui vi raccontiamo le disposizioni legislative inerenti il riscatto, a fini pensionistici, dell’anno di servizio civile universale.
La norma in sé è semplice: chi ha svolto il servizio civile universale può far considerare da INPS questo periodo come anno di contributi con il meccanismo del “riscatto”, pagando di tasca sua i contributi… in sostanza si applica all’anno di servizio civile quello che accade per gli anni di iscrizione all’Università.
Tutto bene, sino a quando… sino a quando un operatore volontario del servizio civile universale segnala che si è sentito richiedere da INPS ben 15.000 (quindicimila) euro per “riscattare” i dodici mesi trascorsi a difendere la Patria.
Altro fatto singolare, in quei dodici mesi il giovane aveva percepito un assegno mensile di € 439,50, per un complessivo annuale di € 5.274.
In concreto, il giovane per vedersi riconosciuto valido ai fini pensionistici l’anno di servizio civile dovrà versare all’INPS il triplo di quanto ha percepito durante il servizio civile stesso.
Il caso giunge alle orecchie del Presidente della Associazione dei Comuni del Lodigiano (A.C.L.), ente accreditato di servizio civile universale, che sul caso scrive una lettera, chiedendo ad Associazione Mosaico di sottoscriverla.
La lettera la trovate in allegato (cliccate sulle parole in verde per leggerla) ed il suo contenuto è semplice: il caso segnalato pare abnorme e si propone che l’entità del “riscatto” sia parametrato sull’importo percepito dai giovani durante il periodo svolto di servizio civile universale.
In attesa di ricevere una risposta alla lettera, Associazione Mosaico, grazie alle collaborazione del patronato sindacale INCA, effettua alcune sperimentazione su giovani che hanno terminato da poco più di due anni il loro servizio civile universale ed hanno in corso da poco più di un anno un rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
I risultati sono meno eclatanti del caso citato nella lettera firmata da A.C.L. e Mosaico, ma sconfortanti: riscattare l’anno di servizio civile universale costerebbe all’interessato circa 5.200 €.
Il 6 luglio scorso l’ufficio del Direttore Generale INPS risponde alla lettera di ACL e Mosaico, che potete trovare in allegato (cliccate sulle parole in verde per leggerla).
Una risposta che può essere riassunta nel motto latino “dura lex, sed lex”, anche se nelle righe finali possiamo leggere che “l’Istituto rimane comunque a disposizione per ogni eventuale percorso di revisione della normativa vigente che potrà essere intrapreso nelle sedi competenti”.
In pratica il boccino è nelle mani del legislatore, che dovrebbe tener conto del proverbio citato all’inizio di questo articolo, ovvero “Vótta chiéna tiéne 'mmàno”.
In questi mesi si fa un gran parlare e scrivere delle nuove generazioni, della necessità di usufruire del loro apporto per far ripartire non solo l’Italia, ma l’intero pianeta.
Sono la nostra “botte piena”, da trattare con cura e attenzione prima che si svuoti. Guardiamo al di là della collina, pensiamo a tutelarli ora per quel che sarà il loro, per ora lontano, futuro da anziani.
Trattiamoli soprattutto equamente, ed una norma che ti impone di versare come contributi più di quello che hai ricevuto come “paga” per il periodo considerato, sarà certo una legge, ma rimane una legge ingiusta.
Non ho mai insegnato nulla ai miei studenti, ho solo cercato di metterli nella condizione migliore di imparare
Albert Einstein
La storia di Associazione Mosaico è storia di formazione. Infatti è dalla sua nascita, nel 2000, che si occupa di favorire, organizzare e gestire l’attività dei giovani volontari nel servizio civile e nella leva civica (circa 600 ogni anno) attraverso interventi di educazione e di promozione culturale.
Da quest’anno la formazione generale e quella specifica hanno delle opportunità in più, paradossalmente emerse proprio nel momento di estrema difficoltà della pandemia che ha costretto a rimodellare gli strumenti di relazione e di comunicazione.
La nuova piattaforma Moodle, da poco attivata, ha consentito di adeguare alle nuove esigenze i contenuti della formazione, già ricca e articolata. Con Moodle la formazione è ancora di più…. Si è arricchita di materiali multimediali, di percorsi fruibili in modo flessibile e personalizzato, adeguandosi alle esigenze specifiche dei giovani che dovranno utilizzarla.
Sono tanti gli argomenti della formazione che Mosaico offre ai suoi giovani volontari: ci sono le biblioteche, i musei, l’ambiente, il welfare, i giovani e gli anziani, il mondo della disabilità, i diritti e i doveri del cittadino, la protezione civile, la sicurezza sui luoghi di lavoro, il soccorso, l’educazione alla pace e alla non violenza, lo sport…
Temi diversissimi tra loro ma accumunati da un fattore comune: la qualità. Ogni modulo è stato preparato da uno o più specialisti nella materia, si sono organizzati materiali e predisposti strumenti di verifica, si sono indirizzati i giovani a riflettere su documenti di docenti e studiosi conosciuti in Italia e all’estero, si sono offerti percorsi di approfondimento…
Alcuni esempi: nel welfare si analizzano i servizi garantiti dallo stato e poi c’è la grande lezione di Adriano Olivetti che ha rivoluzionato il welfare aziendale e il rapporto tra la città e i luoghi di lavoro, le riflessioni di Chiara Saraceno invitano a rileggere e a approfondire la costituzione, poi Claudio Merati con la protezione civile, poi le biblioteche approfondite in tutti i loro aspetti cominciando dal Manifesto Unesco che ne ha delineato mission e contenuti e ancora il documentario girato da Zeffirelli sugli “Angeli del fango” che hanno salvato il patrimonio culturale di Firenze dall’alluvione del 1966, storia mai conosciuta abbastanza che dice più di tante parole che cosa è stato essere volontario per il nostro Paese…
Gli esempi potrebbero essere ancora moltissimi, ma lasciamo a chi utilizzerà la formazione la scoperta e la possibilità di proporre miglioramenti, di riflettere e di condividere con noi i loro pensieri.
Lo sforzo è stato grande ma convinto. Sappiamo esattamente quanto danno i giovani che fanno il servizio civile universale e la leva civica agli enti e alle persone che incontrano: per Associazione Mosaico fare formazione di qualità significa restituire qualcosa, fare in modo che il periodo della vita dedicato agli altri rappresenti un arricchimento e un’opportunità anche per loro.
E non è certo un caso se il 27% dei volontari di Mosaico ha ricevuto dopo l’anno di servizio civile o di leva civica un’offerta di lavoro dal proprio ente o da chi con questo collabora, se il 48% trova lavoro entro 6/9 mesi dalla fine del servizio e se il 55% ha ottenuto almeno un’offerta di lavoro a 6/9 mesi dal termine del servizio…
E’ con questi numeri che ci confrontiamo quotidianamente, sapendo che alla formazione si affianca nella pratica quotidiana anche il lavoro prezioso e insostituibile del personale e degli operatori locali di progetto (gli OLP), “maestri” di competenze e di attività senza i quali il servizio civile universale e la leva civica non sarebbero davvero possibili.
Per noi questa è la formazione, questo è lo spirito del servizio civile e della leva civica: essere esperienze di vita e, allo stesso tempo, luoghi dell’apprendimento e della formazione sul campo.
E’ relazione vincente e anche il sogno di ogni formatore.